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giovedì 3 febbraio 2011

Panem et circenses

E’ un modo dire assai efficace che tradotto dal latino Pane e giuochi (del circo).
E’ un’espressione che si ripete nel corso dei secoli e sta ad indicare che un sistema politico, qualunque esso sia, distribuisce pane e regali a tutto il popolo per guadagnarsi il suo favore.
Nel caso specifico di Roma antica, questo modo di dire introdotto da Giovenale si riferisce ai ludi di vario genere nel Circo Massimo e successivamente al Colosseo concessi al Popolo a cui è anche distribuito pane a volontà.
Per estensione, la locuzione, invero già applicata nella Repubblica romana, è stata successivamente usata, soprattutto in funzione critica, per definire l'azione politica di singoli o gruppi di potere volta ad attrarre e mantenere il consenso popolare mediante l'organizzazione di attività ludiche collettive, o ancor più specificatamente a distogliere l'attenzione dei cittadini dalla vita politica in modo da lasciarla solo alle élite.Con intenzione simile, si è usata l'espressione Feste,farina e forca per definire la vita nella Napoli del periodo borbonico, in cui all'uso di feste pubbliche e di distribuzioni di pane si accompagnava la pratica di numerose impiccagioni pubbliche come dimostrazione della capacità del potere politico di assicurare il mantenimento della legalità.In sintesi  “panem et circenses” ha senza dubbio una connotazione negativa e degradata della vita politica di un Paese.

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