Nel periodo pasquale, nelle regioni del Mediterraneo, si assiste alla stupenda fioritura della specie arborea del Cercis siliquastrum (Cercis significa ago o spola in riferimento alla forma dei frutti.)
Perché parlare di questo albero che predilige i substrati calcarei anche aridi e rocciosi, spingendosi non altre 300 m di altitudine e che è di grande ornamento nei parchi, per la sua resistenza nei confronti dell'atmosfera delle città?
Una leggenda medioevale, originata dallo spiegare l'apparire dei fiori sulla nuda corteccia prima ancor delle foglie, racconta che sotto questo albero Giuda Iscariota diede il fatidico bacio a Gesù e più tardi, travolto dal rimorso, vi si impiccò. Questa credenza popolare pare suggerire che il siliquastro avesse un particolare significato nei culti precristiani europei.
Le tradizioni popolari tuttavia non hanno riscontri unanimi al riguardo.
Sono molti gli alberi indiziati dal fico maledetto da Gesù, al pioppo, secondo una leggenda ucraina, alla Tamerice ed infine al Siliquastro che è soprannominato albero di Giuda dal Friuli alla Sicilia.
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