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martedì 5 ottobre 2010

L'origine del termine cornuto

Non vi è nulla di più offensivo soprattutto per un uomo essere apostrofato come cornuto.
Veniamo alle origini di questo termine che evoca gli animali cornuti.
Originariamente aveva un significato positivo e le corna erano addirittura un ornamento prestigioso. La sua accezione negativa risale al Medioevo, ai tempi dell'imperatore bizantino Andronico I (Costantinopoli - XII secolo), il quale, quando desiderava una donna sposata, ne faceva imprigionare il marito, la possedeva nella casa di lei e, in segno di dispregio, usava apporre davanti all'ingresso trofei di caccia con imponenti corna. Ecco perchè i mariti delle donne infedeli sono chiamati "cornuti"!
Un altro significato può derivare dalla Sicilia al tempo della presenza araba, quando i signori solevano andare a caccia di cervi nelle campagne palermitane. Dal momento che questi nobili musulmani stavano lontani dalle loro abitazioni per molti chilometri, decidevano di dormire in case del luogo in cui si divertivano con il loro hobby. I padroni di quelle dimore, allora, concedevano le loro mogli ai signori arabi, e questi, trascorsa la notte, come segno di apprezzamento del "dono ", consegnavano ai mariti "traditi", le corna dei cervi catturati, divenendo pertanto cornuti.
Non si esclude infine che l'aggettivo cornuto (tradito) derivi al maschio della capra - detto anche becco  perchè è noto che la capra femmina cambia spesso partner.
Sono tanti i termini ingiuriosi e nn è un caso che Borges abbia scritto l'arte di ingiuriare, una breve riflessione sui meccanismi dell'offesa che ha  una tradizione antica nella storia della società

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