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martedì 7 settembre 2010

Per il rotto della cuffia

La lingua italiana, al pari di altre lingue, è ricca di frasi idiomatiche o meglio di modi di dire peculiari , come ovvio che sia, delle lingue di riferimento.
Infatti è veramente ardua una traduzione di un modo dire particolare in un’altra lingua.Perde ogni significato ed a volte sembra ridicola , priva di ogni senso logico.
Nell’ampio coacervo di questi modi dire appare
Per il rotto della Cuffia
che significa:
"Salvarsi o uscire da una situazione per il rotto della cuffia vuole dire cavarsela da una situazione molto difficile all' ultimo istante."
La provenienza è molto dubbia e siriportano alcune interpretazioni:

Una probabile spiegazione della locuzione per il rotto della cuffia è riportata nel Vocabolario della lingua italiana curato da N. Zingarelli (edizione 2002), sotto la terza accezione della voce cuffia, dove si legge:

«Nell'armatura antica, parte della cotta di maglia indossata sotto l'elmo o la cervelliera. Copricapo di cuoio o pelle imbottita indossato sotto la celata. Uscire per il rotto della cuffia,cavarsela alla meglio, a malapena (probabilmente perché nelle giostre medievali i colpi assestati sulla cuffia erano ritenuti validi).
Ad esempio nell' antico gioco della Quintana, che viene replicato ai giorni nostri nella seconda domenica di settembre a Foligno, è ripresa una gara medioevale che consiste nel colpire con una lancia un fantoccio rotante che raffigura un saraceno, senza poi esserne colpiti. I giudici considerano valido il colpo di quel cavaliere che, dopo aver colpito il fantoccio è appena sfiorato sulla cuffia messa a protezione della testa.
Esiste un'altra interpretazione che conserva comunque il significato di 'passare in qualche maniera', "passare di straforo" fa riferimento ad un altro senso della parola cuffia: 'parte della cinta di una città'.
Quindi passare per il rotto della cuffia coinciderebbe a 'passare attraverso una piccola breccia aperta nelle mura'.

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