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mercoledì 10 agosto 2011

L'anastilosi

Andiamo alla ricerca di termini non molto usati nel linguaggio corrente.

Uno di questi è l’anastilosi termine  utilizzato soprattutto in archeologia.

Si tratta di una tecnica con la quale in particolare, si rimettono insieme, elemento per elemento, i pezzi originali di una costruzione distrutta, per esempio dopo un terremoto. Vengono così ricostruiti edifici distrutti, dei quali è stato possibile rinvenire una quantità sufficiente di resti. Molto spesso, infatti, i resti dei templi che si ritrovano nei più famosi siti archeologici sono frutto di ricostruzioni per anastilos che consiste quindi nella ricostruzione di una rovina realizzata utilizzando le sue stesse componenti.

Il celeberrimo sito archeologico di Selinunte in Sicilia , uno dei più importanti templi greci nel mondo è stato ad esempio ricostruito con questa tecnica: poiché i resti di edifici rasi al suolo da un sisma erano stati conservati in ottimo stato

Negli ultimi anni si possono  ricordare le ricostruzioni per anastilosi delle zone del Friuli distrutte negli anni’70 dal terremoto, nonché l'intervento sul ponte di Mostar distrutto nel 1992-1993 durante le guerre iugoslave.

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