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martedì 17 maggio 2011

Lord Brummell ed il movimento Dandy

Quando si parla di Lord Brummell, sovviene alla memoria  essenzialmente l’eccentricità del personaggio vero “arbiter elengatiarum” del periodo in cui è vissuto cioè quello a cavallo tra il ‘700 e ‘800
Egli è  invero qualcosa di più. E’ l’espressione per antonomasia del movimento culturale inglese Dandy, che può definirsi una dottrina dell'eleganza, della finezza e dell'originalità che si legava principalmente al linguaggio e all'abbigliamento, riassumibile come il "vivere la vita come fosse un'opera d'arte".
Il dandy era l'eccentrico che si divertiva a stupire il pubblico, con atteggiamenti e gesti provocatori, con il suo modo di vestire e di vivere.

Ssi distinse proprio per la sua eccentricità che rappresentò un modello di eleganza e raffinatezza

Egli, a differenza della moda del tempo, introdusse il colore blu per gli abiti, i pantaloni a tubo e le giacche di frac e curò molto l’igiene intima con l’impiego di acqua e sapone inusitato a quel tempo. Cambiava camicia ogni giorno e mise in soffitta le polverose parrucche.

Lord Brummell coniugava naturalmente il modo di vestirsi bizzarro per quel tempo con un ricercato modo di atteggiarsi  non assimilabile tuttavia alla figura del cicisbeo.

Ebbe una vita tormentata e contraddistinta da alterne vicende e contribuì senza dubbio a dare un impulso vigoroso alla cultura dell’epoca a cavallo tra classicismo e romanticismo di cui la   moda è un’espressione artistica

Lord Brummell ebbe dunque grande influenza nel corso dei secoli ed è a tutti gli effetti il progenitore di tanti Dandies successivi come Baudelaire, Liszt e D’Annunzio.

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