Nella tradizione natalizia non vi è soltanto il presepe, ma sono presenti anche altri simboli retaggio di culture diverse e precristiane.
Uno dei più significativi è l’albero di Natale che origina dal culto celtico in cui era diffusa l’antichissima tradizione del ceppo.
Con l’andare dei secoli si diffuse l’abete che non è comunque solo segno cristiano: gli Egizi lo ritenevano l’albero della Natività sotto cui era nato il dio di Biblos. In Grecia l’abete era l’albero sacro di Artemide, protettrice delle nascite. Presso le popolazioni dell’Asia settentrionale, l’abete era considerato l’albero cosmico, piantato in mezzo all’Universo. Nel calendario Celtico l’ abete era consacrato al giorno della nascita del Fanciullo Divino, giornata che seguiva il solstizio d’ inverno.
Soltanto verso il secolo XI, nell'Europa dei Nord, si diffuse l'uso di allestire rappresentazioni (sacre rappresentazioni o misteri) che riproponevano episodi tratti dalla Bibbia.
Da quell'antica tradizione si giunse via via all'albero di Natale dei giorni nostri, di cui si ha una prima documentazione certa risalente al 1512 in Alsazia. L'abete di Natale assunse gradatamente anche un significato nuovo: venne a simboleggiare la figura di Gesù, il Salvatore che ha sconfitto le tenebre dei peccato: per questo motivo si è cominciato ad adornarlo di luci. Altro simbolo natalizio è la stella di Natale, originaria del Messico e scperta nel 1520 dagli Spagnoli di Cortes che , giunti nella capitale degli Atzechi (l'attuale Città del Messico) notarono che le canoe che attraversavano la laguna notarono che le canoe che attraversavano la laguna portavano tre fiori e frutta anche le stelle di Natale. Altri ancora sono gli agrifogli ed i pungitopi spesso confusi tra di loro ed entrambi appartenenti a tradizioni sia celtiche sia romane.
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