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giovedì 23 dicembre 2010

I Vangeli Apocrifi

E’ tempo di Natale ed appare giusto ricordare in queste ore in cui rimangono tutti estasiati nell’ammirare la Sacra Famiglia nella grotta di Betlemme come  questa stupenda immagine familiare si trovi nei Vangeli Apocrifi e non in quelli canonici che sono molto più scarni nelle descrizioni. Infatti il Vangelo di Luca parla soltanto di una mangiatoia probabilmente posta in una stalla.
I Vangeli apocrifi cioè Vangeli nascosti, come è noto non sono riconosciuti autentici dalla Chiesa ufficiale.
Essi non sono vangeli dotti, ma provengono da una tradizione popolare; tuttavia essi celano sotto una narrazione favolistica importantissime  problematiche teologiche che nel passato hanno dato vita a delicate controversie e dispute
Quali sono questi Vangeli  non autentici?
Essi si possono distinguere dal punto di vista contenutistici:    Vangeli, Scritti apostolici ed Apocalissi.         
Per quanto riguarda i Vangeli essi possono ripartirsi in simili a quelli canonici, in gnostici proveniente dall’oriente e che traggono il loro nome dalla gnosi (conoscenza) e vangeli favolistici e leggendari.
II vangeli dell’infanzia ( ad es. il protovangelo di Giacomo e ed il Vangelo arabo sull’infanzia del Salvatore)  scritto intorno al 150 d.C che appunto trattano diffusamente il tema del Natale fanno parte dei cosiddetti vangeli favolistici,presentano un carattere
miracolistico che sfocia spesso nel  magico- fiabesco,  in netto contrasto con la sobrietà dei 4 Vangeli canonici. Sono caratterizzati inoltre da una assente o imprecisa conoscenza degli usi e costumi giudaici o da altre imprecisioni di natura storica o geografica, che ne inficiano il valore storico degli eventi narrati.
Celebri artisti si  sono ispirati ai Vangeli apocrifi come  il Caravaggio, Tintoretto,  Andrea del Sarto,  Gentile da Fabriano,il Guercino  e Albrecht Dürer.
Glii Apocrifi hanno ispirato anche la letteratura (il tanto amato e odiato Codice da Vinci di Dan Brown), il teatro (Mistero buffo di Dario Fo), il cinema (Cammina cammina di Ermanno Olmi) e la musica, dove, se fra i moderni spicca La Buona Novella di Fabrizio De André, fra i classici risplende un monumento di fede come la Passione secondo Matteo di Bach. 


 Si coglie l'occasione per inviare i migliori auguri di buon Natale  a tutti i lettori.

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