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domenica 26 dicembre 2010

I Magi:Gaspare, Melchiorre e Baldassarre

La tradizione vuole che alla mangiatoia di Betlemme si presentassero tre Re Magi: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre
Non a caso si parla di tradizione perché nei Vangeli canonici si parla soltanto di Magi, senza specificarne il numero.
Intorno al nucleo della vicenda narrata da Matteo, si aggiunsero numerose leggende,originatesi dal mondo manicheo, da quello iranicoba quelli turco e mongolo.
I Magi dapprima divennero undici, poi quattordici e infine dodici rappresentati come astronomi, intenti a scrutare il cielo da dodici torri per individuare la cometa annunciatrice della nascita di Gesù.
Soltanto nel 1899 si arriva alla tradizione che il numero dei Magi sia tre.
E’ dunque una vicenda complessa che vede coinvolte tra l’altro la città di milano e quella di Colonia
Perché queste città? I corpi dei Magi morti in Oriente ad una veneranda età superiore al secolo, avrebbero trovato una prima collocazione nella chiesa di Sant’Eustorgio a Milano per poi essere collocati nel duomo di Colonia al tempo di Federico il Barbarossa.
I doni sono simbolici ma inerenti all’uso dei tempi, l’oro è chiaro sinonimo di ricchezza e benessere, la mirra un profumo semiliquido, usato anche come sostanza purificante, gli Egizi l’usavano con altre sostanze per l’imbalsamazione, quindi preannuncia la morte del corpo di Cristo; l’incenso prezioso prodotto di piante che crescono fra le rocce ed anfratti e il cui uso, bruciandone le scaglie, produce un odore, da sempre usato in tutte le corti orientali per il fasto, l’omaggio, l’adorazione

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