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domenica 17 aprile 2011

Tra le pieghe della storia della Passione di Cristo, emerge la figura della moglie di Pilato, immortalata nel celebre vangelo di Matteo

Secondo il suo vangelo lei mandò un messaggio al marito chiedendogli di non condannare Gesù a morte: "Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: Non avere a che fare con quel giusto, perché oggi, in sogno, sono stata molto turbata per causa sua" (Matteo 27, 19).
Ne parlano molto anche i Vangeli apocrifi
Quale sarà la sorte della moglie di Pilato?
Non si può escludere che ella fosse una seguace di Gesù e che  nel corso della sua vita si convertisse alla fede cristiana.
Le si attribuisce il nome di Procula ed è riconosciuta santa nella tradizione orientale, perché, in seguito alla visione avuta nell'imminenza del processo, avvertì suo marito di non condannare Gesù a morte. Nella Chiesa Greco-ortodossa è considerata santa e nella chiesa ortodossa etiopica è addirittura celebrata Santa insieme al marito Pilato
La Chiesa etiopica infatti  ha canonizzato Pilato come santo nel sesto secolo perché assolse sé stesso dalla colpevolezza della crocifissione. Si può vedere a tale riguardo un'icona Greco-Ortodossa di Procula su [1]
La moglie di Pilato ha anche  ispirato moltissimi autori della letteratura internazione nonché vari pittori.

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