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sabato 12 febbraio 2011

La cottura a bagnomaria : una tecnica alchemica?

E’ di moda parlare ai nostri giorni di esoterismo e di alchimie tutte culture che intrecciano scienza e magia e che si tramandano dai tempi antichi.
Sono "scienze" (si fa per dire)  di origine orientale ed islamiche, che hanno raggiunto il culmine della loro notorietà nel medioevo ove monaci e persone di cultura andavano alla ricerca della pietra filosofale.
Chi direbbe mai ad esempio che il sistema per riscaldare denominato come bagnomaria traesse origine dall’alchimia?
Si propria quella tecnica molto usata in cucina e soprattutto in pasticceria: cioè un sistema per riscaldare, cuocere o distillare indirettamente con lo scopo di avere un maggior controllo sui risultati quando si trattino ingredienti particolarmente delicati.
Sull'invenzione del bagnomaria ci sono versioni discordanti: alcuni la attribuiscono all’alchimista Miriam l’ebrea figura leggendaria dell’alchimia, altri ad alchimisti dell’alto medioevo. La versione più accreditata è comunque  la prima, tramandata da un autore del IV secolo Zosimo di Panopolis, secondo cui, Maria la Giudea avrebbe sperimentato il metodo del bagno in acqua (Balneum Mariae  per imitare le condizioni naturali e riscaldare lentamente miscele di varie sostanze (elisir) e produrre in questo modo oro o altri metalli preziosi.
Insomma torrone, budini, creme caramel e ricette di marmellata sono il frutto di un processo alchemico e come tale magico e misterioso

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