Pagine

domenica 16 gennaio 2011

La notte di San Bartolomeo

Questi giorni recenti sono stati giorni di angoscia e sgomento per l’eccidio dei copti ortodossi d’Egitto da parte di frange islamiche.La storia si ripete: dalle persecuzioni cristiane  da parte dei romani, dalle Crociate agli eccidi della riforma protestante, dal genocio armeno da parte dei Turchi a quello nazista nei confronti degli ebrei fino ai nostri giorni ove guerre di religione imperversano soprattutto nei continenti africano ed asiatico.
Sono tutte segni di una medesima matrice di violenza.
Qui vi parliamo sia pure sinteticamente della notte di San Bartolomeo nome con il quale è passata alla storia la strage compiuta nella notte tra il 23 ed il 24 agosto 1572 festa di San Bartolomeo dalla fazione cattolica ai danni degli ugonotti a Parigi in un clima di rivincita indotto dalla battaglia di Lepanto e dal crescente prestigio della Spagna.
Tra il 1560 e il 1569, furono chiamati ugonotti i protestanti francesi di tendenza calvinista. Il protestantesimo si diffuse tra la nobiltà e la borghesia francesi nella prima metà del XVI secolo. Il calvinismo, eccetto che in piccole zone, si diffuse meno nelle campagne ma ebbe una certa diffusione presso alcuni ceti popolari delle città, in particolar modo i lavoranti di professioni nuove e innovative per l'epoca (tipografi, vetrai, stampatori, barbieri...). Tale diffusione suscitò l'allarme dei cattolici, aggiungendo l'elemento religioso ai motivi di scontro politico-dinastico che opponevano la casa regnante dei Valois a quella di Guisa. Caterina dei Medici, reggente dal 1559, aveva più volte utilizzato la presenza e l'appoggio degli ugonotti per evitare di essere soffocata dalle pretese della grande nobiltà cattolica, rappresentata soprattutto dai Guisa.
Le stragi si protrassero nel tempo in tutta la Francia fino a quando non si ebbe la pacificazione con l’Editto di Nantes del 1589.
L’interpretazione storica sulla strage in cui si intrecciano fattori socio  economici a quelli religiosi è ancora oggi controversa.
Il dipinto di Francois Dubois qui riportato  ritrae mirabilmente l’essecrabile notte che segnò in modo indelebile il corso della storia.


Nessun commento:

Posta un commento