L'attacco di emorroidi fu violento e i dolori furono così lancinanti da non consentire a Napoleone di montare a cavallo e spronare i soldati nella battaglia decisiva.
Era il 17 giugno 1815. Quella notte i generali francesi attesero invano che l'imperatore desse ordini definitivi per dare il colpo finale nella battaglia che era già potenzialmente vinta.L'imperatore invece era preso dal suo sedere dolorante ed infiammato e non certo era in grado di pensare alle sorti della battaglia.
Questo fu l'epilogo di Waterloo;una sconfitta bruciante per Napoleone, per la Francia ed una svolta decisiva nella storia dell'umanità. A più di due secoli di distanza i libri di storia ci inondano di parole sulla vita di Napoleone e molti studiosi di battaglie,tattici e strateghi, non hanno ancora ben compreso le ragioni della disfatta francese a Waterloo. Interviene a soccorso la storia minore che caldeggia l'ipotesi del banale,ma fastidioso attacco di emorroidi di cui soffriva il grande condottiero francese.
Non è questo il solo esempio. Siamo sicuri che nel passato, sopratutto nel Medioevo annessioni di territori siano avvenuti per ragioni di grande importanza? E non piuttosto perché l'uomo potente doveva conquistare il territorio dove era la sua amata?
Gli esempi si possono moltiplicare anche nella storia moderna e contemporanea nella quale eventi imprevedibili,banali hanno scatenato la molla del cambiamento impetuoso della storia e della vita degli uomini.
Si è la storia minore che trionfa su quella maggiore e getta luce su molte cose che all'occhio dello storico sono davvero inspiegabili.
Cesare Albanesi
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